COREOGRAFIE CON UNA BENDA SUGLI OCCHI Pierluigi Rezzano su l’Unità
Danzare bendati e stravolgere la percezione del tempo e dello spazio, giungere all’essenza attraverso il movimento di corpi liberi che si sottraggono ad ogni sovrastruttura mostrando con naturalezza la loro fragilità. Tutto in otto minuti.
Manifesto di semplicità e sintesi espresso sin dal titolo, “K.I.S.S. (keep it simple and short) #1 about fragility”, spettacolo di danza ideato da Gabriella Riccio. […] . K.I.S.S., una sperimentale coreografia con sei persone che non hanno mai danzato nella loro vita, che bendati rientreranno in contatto con la spontaneità del loro corpo riscoprendo movimenti e sensazioni dimenticate. . Uno spettacolo che spezza gli schemi della danza tradizionale, della “danza affermativa”, che non lascia spazio all’imprevisto. In K.I.S.S. la libertà dei corpi sarà il perno della coreografia, ma non intesa come caos e disordine: verrà valorizzata la spontaneità e la naturalezza dei movimenti sepolti dai gesti rigidi e meccanici della quotidianità. Insieme ai danzatori “non professionisti” ci sarà il ballerino francese Léonard Rainis […] Anche Rainis improvviserà dando spazio all’espressività dei suoi movimenti. In K.I.S.S. non viene messa in scena solo la “fragilità” dei danzatori ma anche della musica, dei suoni di Elio Martusciello, musicista e compositore napoletano che accompagnerà lo spettacolo con sonorità elettroacustiche, lievi, “vulnerabili”, delicate e spontanee, e soprattutto sperimentali, perché Martusciello suonerà anche strumenti da lui creati, come un violino pizzicato da cucchiai e spazzole per avventurarsi in nuove e impensate dimensioni. Musica “non affermativa”, soggetta anch’essa all’imprevedibile, fusa alla perfezione con la coreografia di Gabriella Riccio.